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FrattaBaby: educazione e sostegno alla genitorialità

    Un progetto contro la povertà educativa

    Nato da una sentita volontà di agire per far fronte ad un’insufficienza educativa verso gli individui più disagiati, Il progetto FrattaBaby mira all’integrazione e al miglioramento dei servizi per l’infanzia e la genitorialità, con particolare riguardo alla stabilità educativo-didattica. 

    Così come una scuola aiuta un alunno in difficoltà facendolo sentire parte integrante del gruppo classe, FrattaBaby intende garantire il diritto all’istruzione ai minori di famiglie emigranti.

    Infatti, il progetto si afferma come un punto cardine per l’infanzia dotato di servizi integrativi al nido in corso di avviamento nel Comune di Frattaminore, con uno spazio dedicato a bambini e bambine nella fascia pomeridiana e uno sportello di consulenza per le famiglie.
    Questo sportello di consulenza è dotato di personale con professionalità specifiche per le persone immigrate ed i bambini con particolari bisogni educativi e/o disturbi dell’apprendimento, ed un centro di programmazione educativo-didattica.

    FrattaBaby: un supporto alla comunità

    FrattaBaby opera per garantire, a tutti indistintamente, il diritto all’istruzione, accogliendo ognuno con le proprie esigenze ed aiutandolo verso una crescita individuale e sociale.

    Per assicurarsi che l’integrazione formativa abbia il miglior risultato possibile, i soci aderenti al progetto si impegnano a creare delle attività che diano la possibilità all’alunno di aumentare il proprio livello di apprendimento, di socializzazione e di collaborazione.

    Ma una buona formazione non si limita al semplice apprendimento, la formazione è composta da più fattori che vanno oltre l’ambiente scolastico, quindi è necessario non solo l’ingaggio di tutti coloro che fanno parte dell’ambiente educativo, ma anche delle famiglie dei minori per una buona riuscita del progetto didattico.

    Per ciò si deve invitare il coinvolgimento della comunità educante, a partire dalle famiglie, e deve essere compiuto tramite l’inclusione nel centro di programmazione e nelle attività ludico-didattiche, nonché con uno specifico lavoro di comunicazione ed informazione, che gli aderenti al progetto si impegnano a fornire ai soci e alle famiglie.